Banco Alimentare Piemonte e San Vincenzo d'Ivrea. Oltre 28mila chili di alimenti per i bisognosi
I contributi purtroppo diminuiscono: nel 2009-2010 erano stati distribuiti beni alimentari e di consumo per 18mila euro, scesi a 11mila nel 2010-2011. Quest’anno scenderanno ulteriormente. Timori per il futuro ne ha anche il Gruppo mutuo aiuto Grama di lvrea che si occupa dì promuovere l'autonomia e l'integrazione dei disabili. Riferisce la presidente Francesca Cannas: «Siamo 50 soci, tutti con parenti portatori di handicap. Gli utenti dell’associazione sono una trentina. Adesso per usufruire dei servizi del consorzio socio-assistenziale, ad esempio le varie attività socio-educative presso il centro diurno, non paghiamo nulla. Però temiamo che non sarà più così e che si dovranno affrontare delle spese che molte famiglie non si potranno permettere. Credo che il consorzio Inrete riuscirà ancora a fare del suo meglio per venirci incontro, ma è chiaro che alcuni servizi non potranno più essere erogati o dovranno essere pagati. Come i week end del sollievo, cioè periodi in cui il disabile soggiorna nel centro diurno. Week end che quest’anno sono già stati ridotti di numero perché non coprono più tutti i fine settimana, ma solo 30 giorni. «Ora – conclude Cannas - paghiamo una quota di 45 euro, il 30% del costo del servizio. Se si dovesse affrontare la spesa per intero non so quanti potrebbero ancora usufruirne».
Ma anche gruppi di volontariato più piccoli non nascondono i propri timori. Il presidente dell’associazione Airone di Parella, che da dodici anni con i suoi 30 volontari si occupa di assistenza ad anziani nel trasporto per visite mediche e di attività ludico-ricreative, a contatto con gli animali, per ragazzi e disabili dice: «Senza aiuti economici anche solo mantenere i nostri asinelli sarà difficile».
Fonte: Mariateresa Bellomo - la Sentinella del Canavese
Published 08.03.2012