Oltre un minore su dieci era nel 2015 in situazione di povertà assoluta.
L'80% degli italiani si reputa il popolo più generoso d'Europa. E sono tanti i personaggi noti in prima linea per gli altri, dal pallavolista Zaytsev, che sostiene il Banco Alimentare, alla Jolie, impegnata coi bambini. Ma come capire che fine fanno i nostri soldi?
Dopo gli empori della solidarietà dove si fa la spesa con la tessera a sconto punti, dopo le mense dei poveri dove si fa la coda per un piatto di minestra, dopo la distribuzione dei pacchi alimentari in parrocchia, arrivano i surgelati "Made in Caritas".
Pane, pizze e focacce. Stendono la pasta con gesti veloci e sicuri, infornano, sfornano. Nel piccolo laboratorio fa un caldo insopportabile ma nessuno si lamenta. Anzi sorridono i quattro detenuti che ci accolgono e ci raccontano il loro lavoro e la loro passione. Pino, Beppe e gli altri.
Il Parlamento europeo ha votato la risoluzione proposta dalla onorevole Borzan (nella foto) che sollecita gli Stati membri stabilire una gerarchia di azioni antispreco: come la donazione delle eccedenze alimentari ai fini del consumo umano. Italia indicata quale esempio di best practice.
Un senzatetto, inserito dai servizi sociali del Comune in un progetto Ria (reddito di inclusione attiva), un giorno non si presenta al suo turno di distribuzione, al magazzino del Banco alimentare.
Italiani: popolo dal cuore grande. Gente solidale, generosa, conviviale, pronta a dare una mano a chi si trova in difficoltà.
Sono più di un milione e mezzo gli italiani che cercano un pasto caldo nelle oltre 8 mila strutture caritative rifornite dal Banco Alimentare, nato 27 anni fa dalla condivisione di una idea di Danilo Fossati, patron della Star Spa e monsignor Luigi Giussani.
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Prosegue la “dolce” partnership con Italia Zuccheri che, anche quest’anno, ha deciso di sostenere la campagna di Banco Alimentare per la raccolta delle firme per il 5XMille donando 1.500 kg di zucchero (100% italiano) confezionato in 300.000 bustine personalizzat
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari Italiani firma un Protocollo di intesa con Banco Alimentare impegnando le due organizzazioni a condurre attività e politiche coerenti con lo spirito della legge 166/16 contro lo spreco alimentare.