Cibo, cure, casa: un italiano su quattro è a rischio povertà







Fonte: Il Corriere della Sera del 24.05.2011

ROMA — La crisi, tecnicamente, è finita. Ma l’Italia adesso si ritrova con un’economia che riporta il Paese indietro di dieci anni e con una povertà che tocca picchi del 25 per cento, ovvero riguarda 15 milioni di persone. L’ultimo scatto dell’lstat, quello del 2010, fotografa un paese lento, vulnerabile, senza futuro.

Povertà – E’ un italiano su quattro a rischio povertà o di esclusione sociale, ovvero il 24,7 per cento della popolazione. Questo contro il 20 per cento della Germania o il 18,4 per cento della Francia. Dì questi ben il 57 per cento (8,5 milioni di persone) abita nel meridione del nostro Paese.

Risparmi - Le famiglie devono usare i risparmi per far fronte alle spese quotidiane. Succede nel nostro Paese, con il Prodotto interno lordo che va a picco, registrando per il 2010 la maggiore caduta d’Europa. Nel 2008 e nel 2.009 il Pil è calato infatti rispettivamente del 7 e del 6,6 per cento. Ed ecco che per la prima volta il tasso di risparmio è sceso al di sotto delle grandi economie della Ue, più basso del 1990.

Cibo, medicine, vestiti - Nel 2010 il 5,5 per cento degli italiani ha dichiarato di non aver avuto i soldi per comprare il cibo. L’11 per cento ha dovuto privarsi delle medicine. Il 17 per cento non ha trovato soldi per i vestiti, mentre oltre il 16 per cento ha dovuto intaccare i risparmi oppure contrarre debiti per arrivare alla fine del mese. Quasi un italiano su due (il 47,8 per cento) giudica pesanti i semplici oneri per la propria abitazione e un italiano su cinque dichiara di aver risparmiato meno dell’anno precedente. […]

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