Sabato 3 ottobre, Sala Paolo VI, Città del Vaticano.

Papa Francesco entra alle 12 in punto. I settemila esplodono. Tra questi, nutrita è la delegazione del Fermano e del Sambenedettese guidata da Francesco Galieni, professione architetto. Si mischiano agli altri volontari dei banchi di solidarietà e del Banco Alimentare. È la loro giornata. Racconteranno al Papa del lavoro di migliaia di loro per raccogliere alimenti e distribuirli, dare un sostegno a milioni di poveri e nuovi poveri.

Esserci è stato un privilegio; stare davanti, come è successo a me, un privilegio ancora più grande. Guardando il popolo alle mie spalle, mi sono chiesto "Cosa ho fatto, per meritare di essere qui?" Non ho trovato risposta, ma probabilmente ho posto male la domanda. Se infatti, invece, mi chiedo "Perché è capitato proprio a me?", mi aiuta a rispondere Davide Prosperi (Giornata di inizio anno): "... noi che siamo stati preferiti...

Il viaggio a Roma con il Banco Alimentare, per me e stato come una torta, e l'incontro con il santo padre Papa Francesco e stata la ciliegina, e stata la torta più buona che ho mai mangiato fino adesso, ho avuto questa meravigliosa opportunità grazie alla signora Maria Pia e tutti gli suoi collaboratori Filomena Concetta Rita Paola e altri ancora, sono delle persone meravigliose che oltre a tutto quello che hanno fatto e che stanno facendo per i miei bambini grazie.. li stanno vedendo crescere che il Signore Gesù vi protegge, gli ringrazio di tutto cuore a tutti lo staff di Montalto Uffugo.

Io e mia moglie Rosa abbiamo partecipato all'incontro con Papa Francesco Sabato 3 ottobre, con il desiderio di sentire le parole del Papa per poter trovare uno spunto in più ad affrontare il momento particolare che stiamo vivendo mossi da una responsabilita ma allo stesso tempo consapevole che da solo non riesco a fare nulla se non condividendo con i miei amici , con la consapevolezza che non risolveremo i problemi del mondo.

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