Cgil: povertà in aumento. Pensionati i più colpiti





Fonte: MARIA RAFFAELE / Il Cittadino - Settimanale cattolico di Genova

“Nuove e vecchie povertà in Liguria": questo il titolo della ricerca condotta dal Sindacato pensionati della Cgil, dalla quale emerge che sono circa 200 mila i poveri oggi in Liguria, un ligure su otto, il 12,5% della popolazione.

I più mal messi sono i pensionati che guadagnano tra 250 e 500 euro al mese e rappresentano il 41,6%.

Il Banco Alimentare di Genova nel 2009 ha registrato un aumento dei suoi assistiti del 12.1%, saliti a 60 mila persone.

E‘ un quadro allarmante che vede coinvolti giovani precari con 0 senza figli, anziani, immigrati che sono costretti a vivere con im reddito che non supera i 600 euro al mese.


Sono 400 gli enti a chiedere l‘aiuto del Banco Alimentare ogni anno. E' aumentata anche la richiesta di omogeneizzati e l'afflusso alle mense dei poveri, prima frequentate dai senza fissa dimora e oggi affollate anche dagli anziani e dagli immigrati.

Le cause principali della povertà in Liguria secondo la Cgil vanno ricercate nella disoccupazione aumentata nel 2009 fino a toccare il 6,2% (contro il 4,5% del 2008) e nei costi di mantenimento della prima casa. Le ore di cassa integrazione erogate nel 2009 dall‘Inps in Liguria sono triplicate arrivando a 12 milioni.


L‘aumento delle partite Iva aperte in Liguria nei settori di edilizia e servizi fa pensare però a lavoro dipendente o in nero. L‘aumento dei canoni di locazione, spesso troppo alti e la lunga lista di attesa di ben 3.600 persone per l’assegnazione della casa popolare a Genova, testimoniano quanto sia grave e incombente questo problema.


Altre cause di povertà vanno ricercate nelle separazioni e nei divorzi, rispettivamente 369 e 392 ogni mille matrimoni, nell’insorgere di una malattia al capofamiglia, nei costi necessari per l’assistenza anziani, nella dipendenza da droghe, che è in aumento in Liguria insieme al consumo di alcol e alla dipendenza dal gioco.