Buona sera Professor Barbieri,

spero di non disturbare; questa sarebbe una mia breve riflessione riguardo al banco alimentare e non solo.. La avevo scritta un po' di tempo fa.

Le auguro una buona serata.

"Ieri ero intelligente, ecco perché volevo cambiare il mondo. Oggi sono saggio, ecco perché desidero cambiare me stesso." - Sri Chimnoy

Siamo dei miseri viandanti, solitari aggiungerei, smarriti fra i meandri dell’esistenza.

Sabato 28 Novembre 2015 ho fatto un’esperienza molto bella ed interessante a mio parere. Durante una lezione di italiano il mio professore ha proposto a tutta la classe di partecipare ad una colletta alimentare all’Esselunga di Via Palizzi. All’inizio, lo ammetto, ero un po’ scettica perché pensavo fosse una cosa noiosa ma due mie compagne, le quali lo avevano già fatto, mi hanno consigliato di andarci con loro perché sarebbe stata un’esperienza bella ma anche divertente.

Sabato pomeriggio, in tutta Italia, un sacco di persone hanno contribuito a cercare di rendere migliore la vita di chi si trova in difficoltà. Ciascuno a suo modo. Chi andava a fare la spesa, oltre alla sua, poteva acquistare anche qualcosa destinato a chi oggi vive una condizione di seria crisi. Poi magari poteva recarsi in un punto di ritrovo della Colletta Alimentare e dare una mano a mettere via gli scatoloni. Infine, stanco di mettere via tutta la merce donata, poteva svolgere il fondamentale ruolo di "promoter" (ma sì, usiamo quest'espressione molto "economy").

Buonasera professore.

Le invio il mio pensiero riguardo alla colletta alimentare fatta  il 28 novembre.

Anche quest'anno ho partecipato alla colletta alimentare, e sono sempre più motivata a continuare. Ciò che mi colpisce è la grande quantità di volontari di tutte le età che collaborano insieme. Penso che una delle parole chiave del donacibo sia la collaborazione, per questo motivo adoro partecipare. Mi diverto sempre di più a lavorare e scambiare qualche parola con la gente che dona gli alimenti. Ogni anno incontro persone diverse.

Salve prof

Il giorno 28 novembre ho avuto il piacere e l'onore, grazie a Lei e alla prof.ssa Moretti, di partecipare alla colletta alimentare.

Sono molto contenta di aver partecipato a questa bellissima attività che ha visto raccogliersi moltissimi ragazzi della nostra età, uniti contro la povertà e la mancanza di cibo in, purtroppo, moltissime famiglie milanesi.

"È la bellezza che salverà il mondo''. Questa frase ripresa dal libro di Dostoevskij nell'opera: L'idiota, può far riflettere tante persone. Leggendola mi vengono in mente tante domande, tra le quali: Cosa intende Dostoevskij per bellezza, ed anche: Cosa significa per noi bellezza? Domande a cui è molto difficile rispondere.

Gli incontri avuti recentemente, in particolare su Haiti e la Romania mi hanno fatto comprendere quanto è importante saper ascoltare una persona, capire quello che vuole trasmettere. Ogni persona, di ogni età, dai bambini agli anziani, ha un tesoro bello o brutto nascosto dentro di sé e quando è  condiviso si aprono prospettive buone e si iniziano ad aprire occhi su una realtà che pochi minuti prima era completamente sconosciuta ed estranea.

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